SEGUI ARPACAL SU

Aria

Aria

Aria Crotone

In questa sezione è possibile consultare report/dati ambientali relativi alla tematica ARIA relativa alla provincia di Crotone:

 

Relazione sulla qualità dell’aria Area SIN “Crotone - Cassano - Cerchiara" - Ex Pertusola – Anno 2018

 

Monitoraggio della qualità dell’aria BIOMASSE di Crotone

 

Monitoraggio della qualità dell’aria BIOMASSE di Strongoli (KR)

 

 

Osservatorio Mobilità Regionale: i dati sull'inquinamento atmosferico - Sintesi 2015

SINTESI RELAZIONE 2015

(non sostituiva della relazione redatta con riferimento alla relazione specialistica 2015 trasmessa alla Regione Calabria con Prot. 13669 del 30/03/2017)

 

L’articolo 11, comma 1, lettera g) della Legge Regionale n. 35/2015 individua le attività di competenza dell’Osservatorio, disponendo, tra l’altro, ex multis che l’Osservatorio: “…acquisisce i dati relativi al monitoraggio dei parametri di inquinamento atmosferico che l’ARPACAL, su delega della Regione Calabria ai sensi dell’art. 5 comma 7 del D.Lgs. 155/2010 e s.m.i., effettua con stazioni fisse almeno per i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti”, al fine di redigere una relazione annuale obbligatoria utile alla riprogrammazione periodica dei servizi in un'ottica di sostenibilità ambientale.

Pertanto, al fine di ottemperare a quanto previsto nella L.R. n. 35/2015 ed a quanto sottoscritto dalla Regione Calabria Dipartimento Trasporti ed ARPACAL nella Convenzione del 29/12/2016, mediante apposita relazione specialistica ambientale si è fornito alla Regione Calabria un’adeguata rappresentazione dei dati elaborati della qualità dell’aria per le stazioni di monitoraggio ricadenti nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti ed in cui è posizionata almeno una stazione di monitoraggio della Qualità dell’Aria. Allo scopo di avere una conoscenza dell’inquinamento atmosferico sull’intero territorio regionale e per fornire all’Osservatorio della Mobilità la completa base di informazioni si è proceduto all’elaborazione modellistica dei dati della Qualità dell’Aria estrapolando i risultati relativi a tutti Comuni con popolazione maggiore di 15.000 abitanti e comprendendo anche i Comuni di Cirò Marina (KR), Rosarno (RC) e Villa San Giovanni (RC).

Per l’anno 2015 sono stati elaborati, ai sensi del D.Lgs. 155/2010 e s.m.i., e presentati i dati derivanti dall’osservazione puntuale con stazioni fisse di rilevamento della Qualità dell’Aria della Rete Regionale e di altri EE.LL. presenti sul territorio calabrese costituita come riportato nella figura e tabella seguenti.

tabella zonizzata   calabria zonizzazione  

In conformità a quanto prescritto dalla normativa comunitaria e nazionale, le informazioni provenienti dalle Stazioni della Rete di Monitoraggio Regionale sono state successivamente integrate con quelle fornite dal sistema modellistico regionale, in modo da ottenere una valutazione su tutto il territorio calabrese ed in particolare sui comuni aventi popolazione superiore a 15.000 abitanti.

Infatti, al fine di completare la conoscenza e la valutazione della qualità dell’aria, il D.Lgs. n. 155/2010 e s.m.i. ha definito nuovi “criteri per l’utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi”, con particolare riferimento alle tecniche di modellizzazione (Appendice III del D.Lgs. n. 155/2010 s.m.i.); pertanto l’uso di tali tecniche può completare i dati di qualità dell’aria rilevati con strumenti di misura ovvero anche in via esclusiva, in relazione ai livelli di concentrazione rispetto alle soglie di valutazione inferiore e superiore (articolo 5 del D.Lgs. n. 155/2010 e s.m.i.).

Il sistema modellistico è attivo in modalità operativa giornaliera dall’inzio del  2016 e, per sopperire alla mancanza di elaborazioni sul periodo di riferimento della Convenzione per l’anno 2015, l’Agenzia ha proceduto ad una elaborazione modellistica off-line in relazione a tale periodo. Al fine di conciliare lo sforzo computazionale richiesto (corrispondente a circa due-tre ore di tempo macchina per ogni giorno simulato, su server di calcolo parallelo e con necessità di una complessa serie di dati di condizioni al contorno quali campi meteo etc.) con l’esigenza di rappresentatività delle diverse condizioni (meteo-climatiche, emissive e di qualità dell’aria) che si verificano nel corso dell’anno, sono stati presi in considerazione i mesi di gennaio e luglio, considerandoli come i più rappresentativi dell’intero anno per le estreme condizioni meteo-climatiche riguardanti le rispettive stagioni invernali ed estive. Lo schema concettuale del sistema “ARIA Regional” disponibile in ARPACAL è schematizzato nella Figura che segue.

aria regional  

Al fine di ottenere una rappresentazione realistica dello stato di qualità dell’aria su tutto il territorio, utilizzando al meglio tutte le informazioni disponibili, i campi prodotti dal sistema modellistico regionale sui due mesi designati d’interesse sono stati integrati dalle informazioni sperimentali fornite dalla Rete Regionale di Monitoraggio della Qualità dell’Aria. L’effettiva integrazione di modelli numerici e delle informazioni sperimentali consente di migliorare ulteriormente la comprensione e capacità di descrivere i fenomeni che determinano il degrado della qualità dell’aria ed, in prospettiva, di meglio individuare le più efficaci strategie di mitigazione e risanamento. Tale integrazione può essere effettuata nel corso della simulazione con il modello di chimica e trasporto, mediante l’implementazione di tecniche di assimilazione, oppure a posteriori utilizzando i risultati di simulazioni modellistiche già effettuate (“data fusion”). Mediante il secondo approccio, la combinazione di informazioni di diversa natura (modelli/monitoraggio/satellite/cartografia/etc.) permette l’ottenimento di una informazione (il campo di concentrazione) “ottimale” dal punto di vista statistico.

datafusion  

I risultati ottenuti dall’elaborazione dei dati provenienti dalle Stazioni di Monitoraggio hanno evidenziato, grazie alla presenza in diverse aree urbane di stazioni di fondo e di traffico, come l’apporto del traffico veicolare all’inquinamento atmosferico sia chiaramente riscontrabile nei dati osservati. Quest’ultimi hanno evidenziato anche come in zone tra loro simili si registrino per gli inquinanti concentrazioni equivalenti, come conseguenza di una corretta strutturazione della rete di monitoraggio.

Nel corso dell’anno 2015, i valori degli inquinanti di interesse ambientale non hanno superato sostanzialmente, per l’intero territorio regionale, i limiti indicati dal D.Lgs. 155/2010 e s.m.i. Sporadici casi riscontrati di superamenti di alcuni inquinanti rientrano tra quelli previsti dal D.Lgs. 155/2010 e s.m.i., senza pertanto compromettere la positiva valutazione della qualità dell’aria ai sensi della normativa nazionale e comunitaria.

È possibile quindi affermare che, dall’analisi dei dati prodotti dalla Rete di Monitoraggio Regionale della Qualità dell’Aria, nel complesso non si riscontrano casi di evidente criticità.

La successiva valutazione integrata della qualità dell’aria è stata realizzata tramite tecniche di data fusion tra i dati di rete e la modellazione effettuata su tutto il territorio regionale, successivamente focalizzata sui Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti. L’analisi ha sostanzialmente messo in evidenza la coerenza tra le informazioni ottenute dalla rete di rilevamento e la valutazione integrata, ciascuna caratterizzata dalla propria rappresentatività spaziale. Nel complesso per tutti i Comuni di interesse ai fini della L.R. 35/2015 non sono emersi stati di criticità.

concentrazionemedia  
 

Concentrazione media annuale calcolata del NO2 sull’intero dominio

In ogni caso, le osservazioni ottenute risultano comunque valide in termini della valutazione dell’inquinamento dell’aria in considerazione ai due approcci, quello di osservazione e quello di modellazione.

Un contributo rilevante dell’approccio modellistico è inoltre quello di incorporare nella valutazione dell’inquinamento atmosferico l’apporto delle emissioni da settori importanti, quale il traffico veicolare, tramite la stima del loro effetto sulle concentrazioni in aria anche in corrispondenza di zone non monitorate dalla rete regionale della qualità dell’aria, come arterie autostradali e viarie.

L’uso combinato di Stazioni di Monitoraggio e metodi di modellazione, così come previsto dal D.Lgs. 155/2010 e s.m.i. rappresenta, quindi, il metodo migliore per una valutazione estesa dello stato della qualità dell’aria, migliorando la comprensione e la capacità di descrivere i fenomeni che lo determinano e, in prospettiva, di meglio individuare le più efficaci strategie di mitigazione e risanamento.

 

 

 (LA RELAZIONE SPECIALISTICA 2015 SUL SITO DELLA REGIONE - Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici, MobilitàDipartimento  Infrastrutture, Lavori Pubblici, Mobilità)

 

SCARICA IL DOCUMENTO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aria - Normativa

In questa sezione è possibile trovare la normativa che riguarda la matrice ambientale aria:

"Si parla di inquinamento atmosferico quando vi è un’alterazione dello stato di qualità dell'aria conseguente all'immissione nella stessa di sostanze di qualsiasi natura in misura e condizioni tali da alterarne la salubrità e da costituire pregiudizio per la salute dei cittadini e dell’ambiente".

La misurazione delle concentrazioni degli agenti inquinanti, effettuata attraverso la rete di monitoraggio individuata sul territorio di competenza, il confronto con i valori limite previsti dalla legge, sono le attività previste dalla normativa al fine di monitorare lo stato della qualità dell’aria.

  • Direttiva 2015/1480/UE
  • DM Ministero Ambiente 5 maggio 2015
  • DM 13 marzo 2013
  • DM 22 febbraio 2013
  • Decreto Legislativo 250/2012
  • Decreto ministeriale 29 novembre 2012
  • D.Lgs.155/2010

Tale Decreto legislativo, in vigore dal 30 settembre 2010, costituisce una sorta di testo unico sulla qualità dell’aria, abrogando la normativa previgente:

a) il decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351;

b) il decreto legislativo 21 maggio 2004, n. 183;

c) il decreto legislativo 3 agosto 2007, n. 152;

d) il decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 203, fatte salve le    disposizioni di cui il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, preveda l'ulteriore vigenza;

e) l'articolo 3 della legge 4 novembre 1997, n. 413;

f) il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 28 marzo 1983, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 145 del 28 maggio 1983;

g) il decreto del Ministro dell'ambiente 20 maggio 1991, recante criteri per la raccolta dei dati inerenti la qualità dell'aria, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 126 del 31 maggio 1991;

h) il decreto del Ministro dell'ambiente 20 maggio 1991, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 126 del 31 maggio 1991, recante i criteri per l'elaborazione dei piani regionali per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria;

i) il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1992, recante atto di indirizzo e coordinamento in materia di sistema di rilevazione dell'inquinamento urbano, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 7 del 10 gennaio 1992;

l) il decreto del Ministro dell'ambiente 6 maggio 1992, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 111 del 14 maggio 1992, recante la definizione del sistema nazionale finalizzato a controllo ed assicurazione di qualità dei dati di inquinamento atmosferico ottenuti dalle reti di monitoraggio;

m) il decreto del Ministro dell'ambiente 15 aprile 1994, concernente le norme tecniche in materia di livelli e di stati di attenzione e di allarme per gli inquinanti atmosferici nelle aree urbane, pubblicato nellaGazzetta Ufficiale n. 107 del 10 maggio 1994;

n) il decreto del Ministro dell'ambiente 25 novembre 1994, recante l'aggiornamento delle norme tecniche in materia di limite di concentrazione e di livelli di attenzione e di allarme per gli inquinanti atmosferici nelle aree urbane e disposizioni per la misura di alcuni inquinanti di cui al decreto del Ministro dell'ambiente 15 aprile 1994, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 290 del 13 dicembre 1994;

o) il decreto del Ministro dell'ambiente 16 maggio 1996, recante attivazione di un sistema di sorveglianza di inquinamento da ozono, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 163 del 13 luglio 1996;

p) il decreto del Ministro dell'ambiente 21 aprile 1999, n. 163, recante norme per l'individuazione dei criteri ambientali e sanitari in base ai quali i sindaci adottano le misure di limitazione della circolazione, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 135 dell'11 giugno 1999;

q) il decreto del Ministro dell'ambiente 2 aprile 2002, n. 60, recante recepimento della direttiva 1999/30/CE del 22 aprile 1999 del Consiglio concernente i valori limite di qualità dell'aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dell'aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 87 del 13 aprile 2002;

r) il decreto del Ministro dell'ambiente 20 settembre 2002, recante le modalità per la garanzia della qualità del sistema delle misure di inquinamento atmosferico, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 231 del 2 ottobre 2002;

s) il decreto del Ministro dell'ambiente 1° ottobre 2002, n. 261, recante le direttive tecniche per la valutazione preliminare della qualità dell'aria ambiente, i criteri per l'elaborazione del piano o dei programmi di cui agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 272 del 20 novembre 2002. (D.Lgs.351/99, DM 60/2002, D.Lgs.183/2004, D.Lgs.152/2007, DM 261/2002).

 

EMISSIONI

  • Decreto Legislativo n.111/2015
  • Decreto Legislativo n. 112/2014 (Attuazione della Direttiva 2012/33/UE che modifica la Direttiva 1999/32/CE relativa al tenore di zolfo dei combustibili per uso marino)
  • Decreto Legislativo n. 46/2014
  • DPR 59/2013
  • DPR 74-2013 impianti termici
  • Decreto Legislativo 13 aprile 2013 n.30
  • Decreto Legislativo n.128/2010
  • Decreto Legislativo 257 del 2010
  • Decreto Legislativo 51 del 2008
  • Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 ("Norme in materia ambientale")
  • D.Lgs. 11 maggio 2005, n. 33  (Attuazione della direttiva 2000/76/CE, in materia di incenerimento dei rifiuti)
  • Legge n. 316 del 30 dicembre 2004 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 novembre 2004, n. 273, recante disposizioni urgenti per l'applicazione della direttiva 2003/87/CE in materia di scambio di quote di emissione dei gas ad effetto serra nella Comunità europea)
  • Decreto Legislativo n. 171 del 21 maggio 2004 (Attuazione della direttiva 2001/81/CE relativa ai limiti nazionali di emissione di alcuni inquinanti atmosferici)
  • Direttiva 2003/87/CE

Emissioni in atmosfera

 

  • Controlli
  • Inventario delle emissioni
  • Normative di riferimento

Qualità aria

 

 

  • Anagrafica Stazioni
  • Rete di monitoraggio
  • Inquinanti monitorati
  • Bollettini
  • Monitoraggi ambientali
  • Modellistica
  • Rapporti qualità dell'aria