La Federazione Italiana Media Ambientali (FIMA) scende a fianco di FOIA4Italy, la campagna senza affiliazioni politiche nata da una rete di soggetti della società civile attivi su queste priorità, per chiedere al governo un vero Freedom of Information Act (FOIA), ovvero un provvedimento che assicuri e regoli anche in Italia il diritto per tutti i cittadini di accedere ai dati, ai documenti e alle informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni, che non contrastino con la sicurezza nazionale o la privacy.
“Per quanto riguarda le tematiche ambientali, la Convenzione di Ahrus recepita nella legge 195/2005 stabilisce il diritto dei cittadini ad accedere a tutte le informazioni ambientali: tuttavia, il testo che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri indebolisce il decreto trasparenza 33/2013 che aveva ribadito l’obbligo delle PA di pubblicare dati e informazioni ambientali”, spiega Rosy Battaglia, membro dell'Ufficio di presidenza della FIMA. “Così facendo, si introduce il silenzio-diniego e si indebolisce il diritto di accesso alle informazioni a tutti i cittadini”.
Anche per questo, FIMA ribadisce l’importanza di un FOIA che contenga punti irrinunciabili suggeriti da FOIA4Italy, come l’acceso gratuito a documenti informatici senza costi di riproduzione, la rapidità delle risposte delle Amministrazioni, sanzioni in caso di accesso illegittimamente negato.
Accesso ai dati ambientali: la FIMA sostiene il FOIA4Italy
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