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resoradrc4 Continuano i campionamenti di acque sotterranee e superficiali destinate al consumo umano nei punti di prelievo inseriti nella pianificazione e finalizzati all’alimentazione ed implementazione della rete nazionale di monitoraggio della radioattività (RESORAD) in Calabria, per l’annualità’ 2016.

I prelievi effettuati dal personale del Servizio Alimenti e Bevande del Dipartimento di Reggio Calabria dell’Arpacal - che collabora con il CRR (Centro Regionale Radioattività) Calabria e con il Laboratorio Fisico sempre del dipartimento reggino dell’agenzia ambientale calabrese - rientrano nei 30 punti monitorati con frequenza semestrale, così come stabilito dalle linee guida ISPRA.

E’ proseguita anche nei giorni scorsi, l’attività’ di controllo, che ha riguardato, nello specifico, due sorgenti del comune di Bova, il cui sopralluogo, effettuato in collaborazione con i tecnici comunali, ha permesso di controllare lo stato dei luoghi delle sorgenti che alimentano i serbatoi d’acqua potabile dei comuni a valle.

L’attività’ pianificata prevede trenta prelievi di campioni da sottoporre ad analisi radiometriche, allo scopo di stabilirne i livelli di radioattività, nonché valutare il rischio di esposizione (interna) per la popolazione.

Il laboratorio Fisico del Dipartimento di Reggio Calabria per le acque sotterranee e superficiali destinate al consumo umano, nell’ambito della rete di sorveglianza della radioattività ambientale ed in ottemperanza al recente D.lgs. 28/2016, effettuerà misure di concentrazione di attività di Trizio, Alfa e Beta totale, Radon e Gamma emettitori (in particolare Cs-137), nei punti ritenuti significativi in base alle informazioni disponibili.

Sino ad oggi, i risultati delle misure effettuate non hanno mai evidenziato valori al di sopra dei limiti e livelli di parametro stabiliti dalle normative vigenti.

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