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Il Laboratorio Fisico del Dipartimento di Reggio Calabria dell’Arpacal, diretto dalla Dott.ssa Giovanna Belmusto, continua a conquistare risultati lusinghieri nei circuiti di interconfronto europei ed internazionali, ai quali partecipa già da diversi anni, per la conferma fondamentale della qualità dei dati analitici.

Sono dei giorni scorsi, infatti, i report dei risultati ottenuti dal personale tecnico del Laboratorio nei due interconfronti eseguiti nell’anno 2016: il primo, organizzato dalla Commissione Europea, che ha riguardato la determinazione dei radionuclidi artificiali Cs-134 e Cs-137 su filtri ed il secondo, organizzato dall’IAEA (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica), che ha riguardato la misura di radionuclidi gamma emettitori artificiali in due campioni d’acqua ed uno di aghi di pino. Il sistema per misurare la qualità del dato di un laboratorio di prova, è il cosiddetto “Z-score” (Z minore di 2 corrisponde a valori accettabili), oppure il cosiddetto “Errore Normalizzato En” il cui valore assoluto, al fine dell’accettabilità del dato, deve essere inferiore o uguale ad 1.

Nel primo circuito, il laboratorio fisico ha riportato, per il Cs-137 un errore normalizzato pari a 0,6 mentre per il Cs-134 pari a 0,2. Nel secondo interconfronto, quello dell’IAEA, per tutti i radionuclidi misurati (Cs-137, Am-241, Na-22) ed in ciascun campione, il Laboratorio fisico reggino ha ottenuto uno zeta-score inferiore a 2.

I risultati ottenuti confermano la validità degli strumenti di controllo della qualità del dato in corso di implementazione e l’esperienza degli operatori nell’esecuzione delle prove.

 

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