Fatta piena luce, è proprio il caso di dirlo, sui valori di emissione dei campi elettromagnetici provenienti dalla cabina Enel denominata “Lauropoli Centro” in comune di Cassano Ionio, in provincia di Cosenza.
I tecnici del Dipartimento di Cosenza dell’Arpacal, attraverso il Servizio tematico Radiazioni e Rumore, guidato dall’Ing. Francesca Tarsia, ha concluso in questi giorni un lungo lavoro di monitoraggio dei campi elettromagnetici emessi da quella cabina – lavoro iniziato sin dal 2015 - i cui valori erano superiori ai limiti imposti dalla normativa.
Con la collaborazione del Comune di Cassano Ionio, che ha chiesto inizialmente l’intervento dell’Agenzia ambientale calabrese, i tecnici dell’Arpacal hanno circoscritto i luoghi ed i momenti in cui si determinavano l’innalzamento delle emissioni, individuando la causa, ossia alcuni cavi dell’illuminazione pubblica che, una volta accesa la sera, determinava un innalzamento dei valori soprattutto nei posti in cui questi cavi – ha spiegato l’ing. Antonella de Rango, tecnico del Servizio Radiazioni e Rumore che ha relazionato sulla vicenda – poggiavano sui muri esterni delle abitazioni.
Chiamata in causa l’ENEL, che peraltro ha subito manifestato la sua disponibilità a risolvere l’inconveniente tecnico, dopo una serie di lavori ed interventi, la situazione è stata riportata alla normalità dei valori previsti dalla normativa.
Sulla base di questa esperienza, il Servizio Radiazioni e Rumore del Dipartimento Arpacal di Cosenza estenderà i controlli a situazioni simili eventualmente presenti sul territorio provinciale.
Campi Elettromagnetici: individuate e risolte le anomalie alla cabina di Lauropoli
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