Ha fatto tappa ieri a Bisignano, in provincia di Cosenza, il progetto di monitoraggio della presenza di gas radon nei luoghi pubblici e nelle private abitazioni che l'Agenzia regionale per la protezione dell'Ambiente della Calabria (ARPACAL) ha avviato su tutto il territorio regionale.
L'ingegnere Giacomina Durante, tecnico del laboratorio fisico del Dipartimento provinciale Arpacal di Cosenza, accompagnato dall'architetto Sireno dell'Ufficio tecnico del Comune del Beato Umile, ha posizionato i esposimetri per la misurazione della presenza di questo gas radioattivo nei luoghi individuati dall'Amministrazione comunale così come nelle abitazioni dei privati cittadini che hanno aderito all'iniziativa.
A conclusione della misurazione, l'Arpacal rilascerà un "certificato di radioattività naturale" dell'abitazione o del luogo di lavoro, che, nel prossimo futuro, sarà requisito necessario per l'abitabilità di un ambiente di vita.
Con il progetto regionale, dopo un anno di raccolta dati, l'Arpacal sarà in grado di restituire, in chiave di report ma anche di mappe geo-referenziate, un quadro conoscitivo di dettaglio sulla presenza in Calabria del gas radon, secondo fattore cancerogeno in Italia dopo il tabacco per il cancro al polmone.