SEGUI ARPACAL SU

boschi1 Patrocinato dall’Arpacal, sabato scorso nella sala della Provincia di Vibo Valentia si è svolto il convegno “Il bosco alimenta e protegge, proteggiamo il bosco”, organizzato dall’Arci-caccia di Vibo Valentia e coordinato dal giornalista Maurizio Bonanno.

Michelangelo Iannone, direttore scientifico dell’agenzia, ha rilanciato il ruolo dei cacciatori come sentinelle dell’ambiente citando, ad esempio, un progetto di ricerca sulla presenza del mercurio nelle aree boschive realizzato qualche anno fa da CNR ed Arpacal, in cui i cacciatori giocarono un ruolo importante. “La sfida per la sostenibilità ambientale - ha dichiarato Iannone - si vince costruendo alleanze, partendo dal presupposto che custodire la natura e conservare la biodiversità è interesse di tutti”. Così, per realizzare una mappatura del degrado ambientale e puntare a ridurre la grave minaccia rappresentata dagli incendi, intervenendo adeguatamente per il ripristino e il miglioramento delle aree coinvolte, il ruolo sentinella dei volontari può essere cruciale.

Sulla necessità di rilanciare una nuova alleanza tra le istituzioni, gli enti scientifici e i volontari, per vincere le sfide ambientali oltre alla pur necessaria attività di repressione degli illeciti, hanno espresso condivisione, tra gli interventi, il Maggiore Rocco Pelle, comandante del Reparto Carabinieri della stazione Biodiversità di Mongiana, Antonio Nicoletti, responsabile per Legambiente delle Aree Protette e Biodiversità e Christian Maffei, presidente nazionale Arci- Caccia. boschi2

Partendo dal fatto che in Calabria è presente un indice boschivo tra i più alti in Europa e in Italia, con tre Parchi nazionali (Pollino, Sila e Aspromonte) e altrettanti parchi Regionali, la ragione di sviluppare maggiore collaborazione la offre il fatto che, oltre ad essere un'importante risorsa economica, i boschi sono un ecosistema di alto valore ambientale: producono ossigeno e assorbono anidride carbonica mitigando gli effetti dei cambiamenti climatici; sono custodi della biodiversità vegetale e animale, proteggono e depurano la risorsa idrica, assicurano una maggiore stabilità dei versanti e diminuiscono il rischio di frane, valanghe e smottamenti, prevengono l'erosione del suolo e della desertificazione e conservano l'identità del nostro paesaggio. Ferma restando la competenza regionale in materia di gestione del bosco, il vero nodo strutturale che influenzerà la prevenzione degli incendi sarà quello della gestione attiva delle risorse forestali, che vanno monitorate e protette.

Ricerca nel sito www.arpacal.it

C. R. Strategia Marina

Accesso riservato