pianotrasparenzamini Pubblicato sul sito web istituzionale e trasmesso a tutti i dipendenti, il nuovo Piano triennale di prevenzione della corruzione per il triennio 2017-2019 dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria), approvato con delibera del Commissario, Avv. Maria Francesca Gatto, è pienamente operativo dal 31 gennaio scorso.

L’importante documento è stato redatto dopo aver recepito, a seguito di apposito avviso pubblico per la procedura aperta di consultazione, le opinioni e segnalazioni di tutti gli stakeholder (associazioni dei consumatori e degli utenti, le organizzazioni sindacali, i cittadini, gli Organi d’indirizzo politico, gli Organi di Vertice, l’OIV, i dirigenti e dipendenti Arpacal). Si è tenuto conto nella stesura del piano, inoltre, anche dal contributo attivo di funzionari e dirigenti Arpacal, e dalla concreta sinergia tra il Commissario dell’Arpacal ed il Responsabile per la prevenzione della corruzione, Ing. Raffaele Niccoli.

“La strategia della prevenzione – ha dichiarato il Commissario Arpacal, Avv. Maria Francesca Gatto - rappresenta una grande scommessa per l’Agenzia, che si ottiene principalmente intervenendo sull’adozione del  piano di prevenzione della corruzione,  sulla trasparenza intesa come principale misura di prevenzione, e sulla responsabilizzazione degli attori del sistema della prevenzione del rischio corruzione dell’Agenzia. Non dimenticando la tutela del cosiddetto whisteblowing, ossia del nuovo strumento di raccolta di segnalazioni, direttamente dall’interno dell’ente, garantendo riservatezza ed anonimato dei soggetti che segnalano potenziali illeciti”.

Nel nuovo Piano emanato dall’Arpacal, emerge che la figura del Responsabile per la prevenzione della corruzione è stata interessata in modo significativo dalle modifiche introdotte dal d.lgs. 97/2016, che riconoscono allo stesso una serie di importanti prerogative e responsabilità. “Ecco perché - afferma l’ing. Raffele Niccoli, nominato con delibera  n.96  del 18/3/2016 - è importante avere una struttura  organizzativa ad hoc all’interno dell’Arpacal nonché acquisire la collaborazione responsabile di tutti i dipendenti nei confronti di tale materia”.

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