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Questa mattina il dott. Fabio Scavo, comunicatore pubblico dell’Arpacal, dopo diversi tentativi, è riuscito a farsi chiamare da Giulio Golia, autore dei servizi su Calalunga di Montauro per Le Iene di Italia1. Il contatto telefonico serviva all’Ufficio Comunicazione dell’Arpacal per ribadire a Golia che, per il prossimo futuro, qualora avesse voluto dati o informazioni, di cui è istituzionalmente in possesso l’Agenzia, avrebbe potuto trovare la collaborazione, appunto, nel dr. Scavo così come del Dr. Marco Cosentini.

La conversazione, che doveva concludersi così, è continuata per circa un’ora. Sessanta minuti in cui Golia ha fatto presente che nelle sue intenzioni non c’era affatto il voler allarmare la popolazione, di non voler screditare l’Arpacal ed i suoi ruoli, e di non voler generare confusione sull’effettiva condizione in cui si trova il fondo ambientale di Calalunga di Montauro (CZ).

Dal canto suo Scavo – RIBADENDO PIU’ VOLTE L’INVITO A VENIRE IN ARPACAL PER DISCUTERNE MEGLIO CON I TECNICI – ha fatto notare a Golia come Arpacal, ente tecnico a supporto degli enti territoriali e dell’autorità giudiziaria, abbia seguito da tempo alcune vicende di cui le Iene si sono occupate: è il caso della Galleria della Limina dove i tecnici del Dipartimento Arpacal di Reggio Calabria hanno lavorato a diretto contatto con la Procura di Reggio Calabria per svolgere le analisi richieste. O anche Africo, dove Arpacal ha campionato con scavi e trincee in profondità, e così come a Calalunga di Montauro dove il dr. Procopio ha eseguito analisi campali e prelevato campioni per dare risposte all’allarme della popolazione.

Scavo ha sottolineato a Golia anche la confusione generata nell’opinione pubblica dalla messa in onda di servizi che, oggettivamente, contenevano due diverse problematiche: la presunta radioattività della spiaggia di Calalunga, e l’annosa problematica italiana dello spiaggiamento a mare dei fusti provenienti da navi a largo dei mari. Sulla spiaggia di Calalunga l’Arpacal, dopo il NBCR dei Vigili del Fuoco, ha eseguito misurazioni e campionamenti e , quindi, analisi, dando delle risposte scientificamente validate dai  protocolli internazionali usati in queste circostanze. Sulla vicenda dei fusti spiaggiati, l’Arpacal è chiamata in causa dalle forze dell’ordine per l’individuazione delle componenti, spesso oli minerali e idrocarburi grezzi, attraverso l’intervento dei Servizi tematici Suolo e Rifiuti dei Dipartimenti provinciali. Sulle altre vicende, sulle  quali aleggia spesso il mistero, Arpacal ha collaborato ove richiesto – vedi valle del Fiume Oliva per spiaggiamento Jolly Rosso – dalle Autorità Giudiziarie competenti, non rientrando tra le sue competenze l’investigazione per illeciti ambientali.    

La Iena Golia ha chiesto se la monazite, il minerale naturale presente a Montauro e comprensorio, sia la causa dei valori superiori misurati e come mai tali valori, a macchia di leopardo, siano disomogenei sulla zona di spiaggia. Golia ha anche annunciato che le dichiarazioni del fisico Dr. Salvatore Procopio, sia quelle rilasciate ad Arpacal Informa sul canale Facebook dell’Agenzia, e sia quelle rilasciate in occasione della misurazione di Calalunga, sono state mostrate a scienziati di fama internazionale, addirittura del MIT di Boston, per verificare quanto fossero valide e veritiere.Siamo contenti di questo “confronto doppio” anche se immaginiamo sia utile un esame, in presenza ed in contraddittorio, tra i tecnici interessati.

Ribadiamo anche su questi mezzi che l’Arpacal è disponibile ad ospitare nella massima trasparenza chiunque voglia conoscere come operiamo nelle nostre attività istituzionali, attribuite da leggi nazionali e regionali. 

A Giulio Golia – che immaginiamo userà la conversazione telefonica di oggi (speriamo non integrale perché dura un’ora esatta e di cui abbiamo copia audio – rinnoviamo la nostra disponibilità a collaborare, ricordando che l’obiettivo comune, di Arpacal e delle Iene sebbene da ruoli differenti, è di dare alla Calabria  - dove anche noi di Arpacal viviamo – risposte certe, trasparenti e scientificamente valide sull’ambiente che ci circonda.

Appuntamento su Italia 1 domenica prossima (forse) alle ore 21:10. 

     

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