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agentifisici3 E’ stata dedicata alla memoria di Domenico Curcio, tecnico del servizio tematico Aria del Dipartimento Arpacal di Catanzaro, prematuramente scomparso lo scorso ottobre ,  la relazione che il dr. Salvatore Procopio, fisico del Laboratorio “E. Majorana” del Dipartimento provinciale Arpacal di Catanzaro, ha presentato ad Alessandria, in occasione del VI Convegno Nazionale sugli agenti fisici  “Il controllo degli agenti fisici: ambiente, territorio e nuove tecnologie”.
La relazione di Procopio - della quale Curcio era anche uno dei co-autori insieme ad Angela Diano, Pietro Capone, Clemente Migliorino, Paola Barbuto e Concetta Mancuso -  dal titolo “Metodi di misura per la determinazione della concentrazione di radon in acque destinate al consumo umano” è stata inserita nella sessione “Metodi di misura e assicurazione di qualità”. convegnoagentifisici
Durante la presentazione dello studio, Procopio ha focalizzato alcuni aspetti inediti su un argomento molto dibattuto tra i tecnici che si occupano di radioprotezione e, in particolare, di misura della concentrazione di radon, gas naturale radioattivo, presente nell' acqua destinata al consumo umano.  Dinanzi, infatti, alla metodica più “dominante”, e considerata dalla comunità scientifica una tecnica di misura regina per determinare un parametro rischioso per la salute umana, ma che impiega sostanze chimiche, come liquidi scintillanti per individuare la presenza o meno di radon nell’ acqua.
Nel suo lavoro, Procopio si è interrogato:  qual è il costo ambientale di una analisi, prima ancora che economico, ed in particolare quella per determinare il radon nelle acque? La ricerca dell'Arpacal, anche se pur per  esigenze istituzionali, approda ad una metodica da usare per la misura del gas radon in acqua, un po’ più in armonia con la natura: si libera il gas radon dall'acqua e si contano le sue particelle, ottenendo  risultati sovrapponibili e accurati, con una riduzione dei costi ambientali ed economici. Questo metodo non usa composti chimici e non altera lo stato del campione di acqua analizzato.
Forse in questo caso, il principio di giustificazione usato in radioprotezione quando facciamo un esame con Raggi X o materiale di contrasto radioattivo, come una scintigrafia alla tiroide, può essere applicato anche alla Natura. Le analisi ambientali hanno senz’altro un costo ambientale. Insomma, un bilanciamento tra obiettivi da raggiungere e costi da affrontare, mantenendo l’attendibilità scientifica del risultato analitico come imprescindibile, che ha accesso un lungo ed appassionato dibattito tra i partecipanti, peraltro rappresentativi di tutte le Arpa italiane e di numerosi enti di ricerca nel settore.
Un dibattito che certamente non finirà ad Alessandria ma, c’è da scommettere, aprirà nuovi scenari per i quali l’Arpacal si è candidata come pioniera.

(foto: Arpa Piemonte)

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