innomed1 Si è tenuto oggi, in modalità virtuale, il meeting del progetto INNOMED, acronimo di Azioni Innovative per la gestione integrata delle risorse idriche in aree Mediterranee, di cui il Centro Funzionale Multirischi dell'Arpacal è stakeholder e come tale è stato coinvolto negli scambi di esperienze e know-how durante il progetto. La giornata odierna fa seguito al meeting del 2018 tenutosi in Sila.

I lavori sono stati introdotti dalla dr.ssa A. Veltri del CNR-ISAFOM e subito dopo sono seguiti i saluti istituzionali della neo-Direttrice del CNR-ISAFOM (M. Bufacchi) e Stakeholder Parco Nazionale della Sila e Centro Funzionale Multirischi (D. Cerminara  e E. Filice). A seguire una overview delle attività del progetto INNOMED (da parte del capofila spagnolo dr. S. Beguería). Quindi le relazioni su “Il bacino sperimentale del Bonis” da parte del CNR-ISAFOM (T. Caloiero), “Campagne sperimentale sul bacino del Politecnico di Milano (M. Feki), “Effetti del cambiamento climatico sulla crescita della foresta” (prof. G. Ravazzani) ed in conclusione la discussione sui lavori della giornata.

Per il Centro Funzionale hanno partecipato gli ingegneri Loredana Marsico e Francesco Fusto.

Nel suo saluto introduttivo il Direttore del Centro Funzionale Multirischi, ing. Eugenio Filice, dopo aver portato i saluti del Direttore Generale dell'Arpacal al consesso virtuale, ha evidenziato come il Centro Funzionale Multirischi, ente che gestisce la rete fiduciaria di monitoraggio idro-meteorologico sul territorio regionale, è stato interessato sin da subito al progetto Innomed per un duplice aspetto: sia per quanto riguarda le possibili innovazioni nella strumentazione per il monitoraggio dei parametri idro-meteorologici e sia per le innovazioni nella modellistica idrogeologica per la comprensione dei fenomeni idrogeologici alle diverse scale spaziali e temporali..

“Riteniamo fondamentale che ci sia un dialogo ed uno scambio di esperienze continuo con gli enti di ricerca e l'accademia - ha proseguito Filice – poiché come enti tecnici cerchiamo costantemente di migliorare i nostri servizi utilizzando sistemi di ultima generazione nonché mettendo in pratica le innovazioni prodotte dalla ricerca applicata”.

Il Direttore del Centro Funzionale ha evidenziato altresì come, oggigiorno, ai fini del monitoraggio idrometeorologico sia diventa cruciale disporre di strumentazione affidabile per raccogliere, conservare ed utilizzare dati accurati.

Così come risulta fondamentale, sia per le finalità correlate al monitoraggio ed all'allertamento di protezione civile, che per le attività di pianificazione e progettazione delle risorse idriche, disporre di modelli in grado di rappresentare con un adeguato grado di accuratezza i complessi fenomeni fisici che avvengono all'interfaccia suolo- atmosfera nei bacini idrografici alle diverse scale spaziali e temporali.

Filice, infine, ha ringraziato gli enti responsabili del progetto per lo scambio di esperienze e know-how che sono state condotte anche durante gli eventi passati del progetto, ed a cui hanno partecipato i funzionari ed il direttore, confermando, anche per il futuro, la disponibilità dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria, nelle sue diverse articolazioni.

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