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L’Agenzia Spaziale Italiana ha allertato il Dipartimento della Protezione Civile circa il rientro incontrollato della stazione spaziale cinese “Tiangong 1” che si concluderà in una finestra temporale tra il 28 marzo e il 4 aprile p.v. Il centro-sud Italia è tra le aree potenzialmente interessate per un possibile impatto. La Protezione Civile ha diramato informazioni circa i dettagli dell’operazione di rientro, le caratteristiche tecniche della stazione e alcune norme di autoprotezione. Pertanto, è stato attivato dal Dipartimento della Protezione Civile un Tavolo tecnico di lavoro al fine di condividere ogni informazione tecnico/scientifica disponibile e seguirne l’evoluzione.

A questo Tavolo il Centro Nazionale per le Crisi, le emergenze ambientali e il danno dell’ISPRA rappresenta il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) e assicura il supporto tecnico-scientifico al Dipartimento della Protezione Civile per gli eventuali aspetti ambientali in termini di informazioni e elaborazioni dei dati che perverranno dal Tavolo tecnico e di aggiornamento degli scenari.

Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sul rientro della stazione Tinagong1 sono assicurati dal Dipartimento della Protezione civile e dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI)

Nella prima mattinata del 27 marzo u.s, Il Centro Nazionale Centro Nazionale per le Crisi, le emergenze ambientali e il danno dell’ISPRA ha coordinato la prima riunione della Rete referenti dell’Emergenze ambientali del SNPA nella quale si sono condivisi gli obiettivi di:

  • stabilire delle modalità uniformi di comunicazione e aggiornamento informativo che garantiscano tempestività e completezza delle direttive trasmesse dall’ASI e dal  Dipartimento Protezione Civile;
  • assicurare una capillare conoscenza del territorio, individuando punti sensibili alla, remota, possibilità di impatto sul territorio nazionale e relativi scenari di emergenza ambientale, mettendo in condivisione professionalità, strumenti di modellistica e previsione; a tal fine è stata preddisposta una cartografia tematica con punti sensibili sul territorio nazionale;
  • attivare all’interno delle singole Agenzie /Istituto le procedure di crisi finalizzate alla gestione di un’eventuale emergenza, garantendo reperibilità e risposta in tempi rapidi del SNPA alle necessità operative.

Nel pomeriggio Ispra ha portato al Tavolo tecnico la disponibilità del SNPA a rispondere in maniera attiva e collaborativa a tutto ciò che sarà necessario nella remota possibilità che avvenga un impatto su territorio nazionale.

 In particolare, il Centro Nazionale per le Crisi, le emergenze ambientali e il danno dell’ISPRA, unitamente alla Rete dei Referenti per le emergenze ambientali presso le Agenzie Regionali per la protezione ambientale  (SNPA), con l’approssimarsi del rientro in atmosfera della stazione spaziale sta intensificando i lavori diretti ad  raccogliere dati utili da sottoporre al Tavolo tecnico presso il Dipartimento della  Protezione Civile nell’eventualità che si possa verificare dispersione di monometilidrazina,  propellente utilizzato dalla stazione spaziale tossico per l’ambiente e per l’uomo, e quindi contribuire alle azioni che verranno conseguentemente messe in campo. L’ISPRA si occuperà di esaminare le diverse ipotesi di traiettorie che il satellite potrà adottare nella sua discesa in atmosfera e le relative conseguenze per l’ambiente. Con il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) sta considerando le fasi che potrebbero seguire all’eventuale, quanto al momento improbabile, emergenza ambientale per il territorio nazionale predisponendo conoscenze, informazioni e dati a supporto tecnico scientifico alle Autorità competenti ad intervenire

Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

AGGIORNAMENTO DEL 29/03/2018 ORE 22:00

AGGIORNAMENTO DEL 30/03/2018 ORE 10:30

AGGIORNAMENTO DEL 31/03/2018 ORE 9:06

AGGIORNAMENTO DEL 02/04/2018 ORE 8:50

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