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SINTESI ANNO 2016

(non sostituiva dell’elaborato specialistico anno 2016 trasmesso alla Regione Calabria con Prot. 32636 del 31/07/2017)

 

La relazione specialistica prodotta per l’anno 2016 ha fornito:

  • una valutazione dello stato della qualità dell'aria su tutto il territorio calabrese, con particolare attenzione ai centri urbani, realizzata tramite i dati provenienti dalla Rete Regionale di
    Monitoraggio della Qualità dell’Aria, integrate dalle stime provenienti dal sistema modellistico previsionale regionale;
  • una stima, per via modellistica, del contributo alle concentrazioni ambientali di inquinanti su tutto il territorio da parte delle emissioni derivanti da trasporti stradali, rispetto a quelli prodotti dagli altri comparti emissivi ("source apportionment") relativamente all’anno 2016, utilizzando modelli e basi dati emissive acquisite dall’ARPACAL.

Tale lavoro è stato realizzato a seguito della necessità da parte dell’Osservatorio della Mobilità di ottemperare a quanto disposto dall’articolo 11, comma 1, lettera g) della Legge Regionale 31 dicembre 2015 n.35, pertanto, il 29/12/2016 il Dipartimento Trasporti della Regione Calabria ha sottoscritto con ARPACAL uno specifico accordo per l’acquisizione, l’elaborazione e l’integrazione dei dati inerenti l’inquinamento atmosferico, per gli anni 2015 e 2016, per i Comuni sopra i 15.000 abitanti ed in quelli eventualmente ritenuti utili in quanto individuati per specifiche necessità tecniche di analisi. Per i Comuni ove non sono direttamente presenti stazioni di monitoraggio fisse, i dati necessari all’Osservatorio sono elaborati per il tramite di sistemi di modellistica previsionale per la qualità dell’aria e con altre tecniche ritenute idonee dal D.Lgs. 155/2010 e s.m.i.

In conformità a quanto prescritto dalla normativa comunitaria e nazionale, le informazioni relative all’anno 2016 provenienti dalle Stazioni della Rete di Monitoraggio Regionale della Qualità dell’Aria sono state successivamente integrate con quelle fornite dal sistema modellistico regionale, in modo da ottenere una valutazione su tutto il territorio calabrese ed in particolare sui Comuni aventi popolazione superiore a 15.000 abitanti, in analogia a quanto effettuato in via preliminare per l’anno 2015.

Per l’anno 2016 sono stati integrati per il territorio regionale i campi di concentrazione prodotti dal modello con i dati osservati mediante un procedimento tecnico di “data fusion”. Ciò è stato possibile grazie alla produzione di previsione dei principali inquinanti di interesse su tutto il territorio regionale in quanto il sistema modellistico regionale è attivo in modalità previsionale operativa su base giornaliera (proprio dall’anno 2016), e ciò permette anche a fine anno di disporre di dati su tutto il territorio che, uniti a quelli della Rete di Monitoraggio, consentono di produrre sistematicamente la VAQ annuale, di cui quella del 2016 è il primo esempio strutturato. L’elaborazione previsionale quotidianamente eseguita e prodotta dal sistema di calcolo consente di riempire il data set con dati continuativi indispensabili per la corretta applicazione della metodologia tecnica di “data fusion”.

I dati prodotti dal sistema modellistico della qualità dell'aria a scala regionale “ARIA Regional”, di cui è dotata l’ARPACAL, Ente Strumentale della Regione Calabria, con operatività su scala regionale dal 2016, hanno consentito di avere le informazioni necessarie per l’intero anno 2016 da correlare con gli altri data set significativi a disposizione. Contestualmente, anche tramite l’elaborazione delle informazioni relative al TPL fornite dall’Osservatorio sulla Mobilità, si è proceduto altresì a discriminare i contributi delle principali categorie di sorgenti emissive alle concentrazioni nelle diverse porzioni del territorio regionale (c.d. metodologia del “source apportionment”), con una stima dei contributi derivanti da fenomeni di trasporto su larga scala e comprendere le relazioni tra emissioni e immissioni. Le informazioni che si sono state ottenute dall’elaborazione relativa all’anno 2016 possono costituire elementi utili agli indirizzi politico-amministrativi finalizzati alla verifica delle scelte delle azioni di Piano dei Trasporti e della Mobilità.

I risultati relativamente alle Stazioni di Monitoraggio hanno evidenziato, grazie alla presenza in diverse aree urbane di stazioni di fondo e di traffico, come l’apporto del traffico veicolare all’inquinamento atmosferico sia chiaramente riscontrabile nei dati osservati. Quest’ultimi hanno evidenziato anche come in zone tra loro simili si registrino, per i diversi inquinanti, concentrazioni equivalenti, come conseguenza di una corretta strutturazione della Rete di Monitoraggio.

L’analisi ha sostanzialmente messo in evidenza la coerenza tra le informazioni ottenute dalla rete di rilevamento e la valutazione integrata, ciascuna caratterizzata dalla propria rappresentatività spaziale. Nel complesso, per tutti i comuni di interesse ai fini della L.R. 35/2015, non sono emersi stati di criticità.

L’uso combinato di stazioni di monitoraggio e metodi di modellazione, così come previsto dal D.Lgs. 155/2010 e s.m.i. rappresenta, quindi, il metodo migliore per una valutazione estesa dello stato della qualità dell’aria, migliorando la comprensione e la capacità di descrivere i fenomeni che lo determinano e, in prospettiva, di meglio individuare le più efficaci strategie di mitigazione e risanamento.

A completamento delle elaborazioni relative alla valutazione annuale della qualità dell’aria per l’anno 2016 è stata effettuata una complessa analisi di “source apportionment” su tutto il territorio calabrese metodologia acclarata in ambito della Commissione Europea per la Prevenzione dell’inquinamento. Tale analisi consente di descrivere l’insieme dei processi che governano la dispersione e le trasformazioni degli inquinanti e dunque di esplicitare il legame tra sorgenti e concentrazioni ambientali alimentata dall’insieme più completo delle informazioni territoriali, meteorologiche ed emissive disponibili.

Sono stati elaborati i contributi relativi ed assoluti dei diversi Macrosettori al totale delle concentrazioni medie annuali degli inquinanti,quali l’NO2 ed il PM10, su tutti i punti del dominio di calcolo.

sorgenti1   sorgenti2  

 

Il settore predominante per quanto riguarda le concentrazioni di NO2 è il traffico veicolare, il cui contributo in molte zone rappresenta anche più dei due terzi del totale, in particolare lungo l'asse autostradale dell'A2 e sulla Sila, dove sono relativamente meno importanti le altre sorgenti.

- I contributi relativo (%) e assoluto (µg/m3) dei TRASPORTI SU STRADA al totale delle concentrazioni medie annuali di NO2 dovute a emissioni antropiche e sono riportati nelle figure che seguono.

calabriarossa  calabriaverdeblu  

I risultati delle elaborazioni relative al PM10 evidenziano che i contributi preponderanti alle concentrazioni sono riconducibili alle sorgenti da traffico e da riscaldamento, in quest'ultimo caso in corrispondenza delle aree più popolate della regione.

A completamento all’interpretazione dei contributi del traffico stradale e per valutare le conseguenze delle azioni che la Regione potrebbe mettere in atto relativamente al Trasporto Pubblico Locale (TPL), sono stati presi in considerazione alcuni elementi a supporto del Piano Regionale di Tutela della Qualità dell'Aria (adottato nel corso del 2015 dalla Regione Calabria), ovvero le azioni di mitigazione per il settore trasporti che comprendevano interventi sul TPL, con installazione di filtri antiparticolato (FAP) e rinnovo del parco veicolare per lo scenario di Piano 2020. Da quanto elaborato si è stimata una riduzione complessiva per le emissioni di NOX da TPL è pari al 15.2%. Il contributo delle categorie veicolari alla variazione totale delle emissioni di ossidi di azoto nei due scenari considerati è riportato nella Figura successiva.

istogrammi  

Infine, è stato delineato il percorso per la realizzazione di un inventario regionale delle emissioni atmosferiche da traffico stradale, aggiornato e di maggior dettaglio, che consentirebbe di effettuare analisi più realistiche e maggiormente legate alla realtà territoriale, in particolar modo volto, anche se non esclusivamente, agli studi di scenario legati alla pianificazione. Si sono proposti quindi, per ottener tale risultato, diversi approcci tecnici in funzione degli obiettivi previsti dalla Regione Calabria.

In tali prospettive si potrebbe realizzare la stima delle emissioni da traffico stradale sull’intera regione in modalità bottom-up a partire da dati locali esistenti attraverso una ricostruzione dei flussi veicolari sulla rete stradale, il calcolo successivo delle emissioni con la metodologia europea COPERT e la stima della parte urbana.

La metodologia è rappresentata nelle due figure seguenti, relative ad un’analoga realizzazione effettuata sulla rete laziale (parte extra-romana).

lazio1  
  lazio2

A seguito della metodica bottom-up, le emissioni da traffico stradale sull’intera regione verranno stimate tramite il modello emissivo TREFIC, parte della suite modellistica ARIA Regional in dotazione ad ARPACAL. TREFIC prenderà in ingresso i parametri in uscita dal modello di traffico (flussi veicolari su ogni arco, velocità di deflusso, flussi attratti/generati da ogni zona O/D), le informazioni sul parco circolante ed i fattori di emissione della metodologia europea COPERT4 relativi ad ogni inquinante.

Si quantificheranno in questo modo:

  • il contributo emissivo lineare attribuito direttamente a ciascun asse stradale;
  • il contributo diffuso relativo alle sorgenti areali rappresentative delle aree urbane e della viabilità “minore”.

 

 

 (LA RELAZIONE SPECIALISTICA 2016 SUL SITO DELLA REGIONE - Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici, MobilitàDipartimento  Infrastrutture, Lavori Pubblici, Mobilità)

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