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Fig 1 tesista

"Mappatura dell'Amianto Naturale ai sensi del D.M. 101/2003 negli affioramenti ofiolitici del territorio comunale di Gimigliano (CZ)" è il titolo della tesi che il neo-dottore in Scienze Geologiche, Roberto Ritacco, ha discusso la scorsa settimana nell'aula magna dell'Università della Calabria conseguendo la votazione di 110/110 e Lode.

Il lavoro di tesi si inserisce nel quadro delle problematiche legate alla presenza nell’ambiente di rocce contenenti minerali fibrosi (classificati amianto e non) con un approccio finalizzato alla mappatura dell'Amianto Naturale ai sensi del D.M. 101 del 18/03/2003.
Relatrice Arpacal della tesi è stata il geol. Alessandra Spadafora, già impegnata, in qualità di referente scientifico, nel progetto di ricerca che il Centro Geologia e Amianto, diretto dalla dr.ssa Teresa Oranges, sta portando avanti in collaborazione con l'INAIL, finalizzato all'individuazione degli affioramenti di ofioliti, rocce maggiormente indiziate per la presenza di minerali asbestosi, in tutto il territorio regionale.

Quando oggi si discute di rischi connessi all’esposizione ambientale alle fibre di amianto, si fa riferimento, infatti, sia al cattivo stato di conservazione dei manufatti contenti amianto, installati in ambienti di vita e lavoro e sia alle alterazioni di rocce che per loro natura possono contenere mineralizzazioni fibrose classificabili come amianto. Di conseguenza, il D.M n.101 del 18 Marzo 2003, “Regolamento per la realizzazione di una mappatura delle zone del territorio nazionale interessate dalla presenza di amianto” stabilisce che la mappatura dell’amianto venga sviluppata considerando anche l’amianto naturale. Fig 4

L’obiettivo finale del lavoro di tesi è consistito nella realizzazione di una mappa geotematica con la “riclassificazione” dei litotipi rilevati in unità di pericolosità potenziale da amianto. Una buona conoscenza del territorio è difatti fondamentale nelle azioni di prevenzione e mitigazione dei rischi naturali, in qualunque forma essi si manifestino, al fine di salvaguardare la salute e l’incolumità dei cittadini.

Fig 3

Fig 2

 

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