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Prosegue la collaborazione tra l’Arpacal (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria) e l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte nell’ambito delle attività finalizzate all’implementazione della rete di monitoraggio denominata Resorad, una rete di sorveglianza sui valori di radioattività il cui coordinamento è curato dall'ISPRA (Istituto Superiore per  la Protezione e la Ricerca Ambientale)che ne ha dettato anche le linee guida.
I tecnici del Dipartimento provinciale di Reggio Calabria dell’Arpacal, diretti dalla dr.ssa Giovanna Belmusto, coadiuvati dal personale del Parco dell’Aspromonte, infatti, periodicamente prelevano, in determinati ecosistemi boschivi rappresentativi del territorio protetto, campioni di muschi, funghi e licheni, ottimi indicatori della qualità ambientale e dell’eventuale presenza di radioattività.
Il lavoro dei tecnici Arpacal, l’ingegnere Alberto Belvedere, i fisici Santina Marguccio e Francesco Caridi e il chimico Maurizio D'Agostino, del Laboratorio Fisico del Dipartimento di Reggio Calabria, con l’ausilio dei tecnici dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte dott. agr. Antonino Siclari e dott. for. Luca Pelle, diretti dall’arch. Tommaso Tedesco, si focalizza sui campioni prelevati nell’area Parco tramite analisi di spettrometria gamma e contribuisce ad implementare gli studi e le conoscenze dell’area protetta.
Tutte le matrici sono state classificate ed identificate grazie al lavoro svolto dalla dr.ssa Elisabetta Pellegrini, biologa dell’Arpacal, ed i dati ottenuti dalle attività di monitoraggio svolte lo scorso anno verranno resi pubblici non appena completato il lavoro sui punti di prelievo previsti, confluendo nella banca dati dell’ISPRA.

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