Si può fare lezione anche lontano dai banchi di scuola, è quanto hanno fatto nei giorni scorsi  i cinquanta ragazzi dell’Istituto Superiore d'Istruzione Tecnica “Ettore Maiorana” di Roccella Jonica che hanno trascorso la mattina insieme ai tecnici del Dipartimento di Catanzaro dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria (Arpacal).
A dare il benvenuto agli studenti, accompagnati dal dirigente scolastico Morfea e dal prof. Mirarchi, è stato il direttore del Dipartimento di Catanzaro, Clemente Migliorino che ha illustrato sinteticamente il ruolo fondamentale che le Arpa rivestono in Italia, le agenzie svolgono quotidianamente funzioni controllo e vigilanza, monitoraggio, attività di supporto alle autorità sanitarie e giudiziarie, elaborazione e diffusione dei dati ambientali nonché l'elaborazione di proposte tecniche.
Domenica Ventrice, dirigente del laboratorio chimico di Catanzaro, coadiuvata dalle colleghe Iolanda Sacco e Adelaide Calabria, hanno illustrato le attività che svolgono per effettuare l’analisi di alcune matrici ambientali connesse al controllo delle acque destinate al consumo umano, delle acque reflue, sotterranee, e dei suoli. Inoltre, durante la visita, i ragazzi hanno potuto osservare con i propri occhi le principali tecniche analitiche adottate presso il laboratorio ottenute attraverso alcune strumentazioni specifiche: gas cromatografia, spettrometria di massa, spettrofotometria e cromatografia ionica.
La visita dei ragazzi ha proseguito il suo iter presso il laboratorio bio-naturalistico dove, i biologi Carmine Tomaino ed Emanuela Barillari, hanno spiegato le metodiche analitiche per la determinazione degli agenti microbiologici eventualmente presenti nelle diverse tipologie di acque.
La dott.ssa Barillari ha spiegato ai ragazzi che sul portale delle acque è possibile consultare direttamente i dati forniti dall’agenzia per scoprire lo stato di salute del nostro mare.
I tecnici Francesco Iuliano e Domenico Curcio, dei servizio aria, sempre del Dipartimento di Catanzaro,  hanno spiegato quali siano i parametri inquinamento dell’aria che il mezzo mobile rilevano come monossido di carbonio, ossidi di azoto, biossido di zolfo, metano e idrocarburi non metanici, etc. “Inoltre - come ha ribadito Francesco Iuliano  - l’Arpacal gestisce sul territorio regionale una rete di rilevamento della qualità dell’aria composta da diverse stazioni fisse”, che i ragazzi hanno potuto osservare in diretta attraverso un computer in modalità remoto.
A conclusione della giornata, il geologo Michele Folino Gallo, del servizio suolo e rifiuti, ha proposto una lezione didattica sul consumo sostenibile. “È tempo, ha riferito il tecnico dell’Agenzia, di passare dallo sperpero delle risorse, dalla cultura del consumo di prodotti usa e getta, alla civiltà del riuso e del riciclo, della conservazione massima delle materie, specie se non rinnovabili, alla riduzione dei rifiuti”. Per affrontare correttamente l’argomento di cosa sia il rifiuto, i ragazzi hanno compreso che non appartiene alle componenti dell’ecosistema terrestre: in natura non esiste il concetto di rifiuto in quanto viene effettuato un continuo ciclo e riciclaggio di qualsiasi materiale, per cui non esistono rifiuti ma solo risorse.

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