Il Laboratorio Fisico dell’Arpacal di Reggio Calabria, diretto dalla Dott.ssa Giovanna Belmusto, continua ad ottenere risultati lusinghieri nei circuiti di interconfronto europei ed internazionali, a cui partecipa già da diversi anni, per la conferma della qualità dei dati analitici.

E’ dei giorni scorsi, infatti, il report dei risultati ottenuti dal personale tecnico del Laboratorio nell’interconfronto World - Wide Open Proficiency Test IAEA-TEL-2017-03 nell’anno 2017 organizzato dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA) che, oltre a valutare la qualità dei dati emessi in caso di misura di radionuclidi gamma emettitori artificiali in campioni d’acqua, latte e carbonato di calcio, ha riguardato, a poco più di un anno dall’acquisto della strumentazione dedicata, le tecniche di scintillazione liquida in matrici acquose.

Il sistema per misurare la qualità del dato di un laboratorio di prova, è il cosiddetto “Z-score” (Z minore di 2 corrisponde a valori accettabili).

Il laboratorio fisico ha riportato, per tutti i radionuclidi misurati ed in ciascun campione, uno zeta-score inferiore a 2, addirittura inferiore ad 1 per i parametri Trizio, Alfa Totale e Beta Totale, risultato quest’ultimo di particolare rilevanza, in considerazione delle recenti novità normative nel settore del controllo radiometrico nelle acque e tenuto conto del contributo che il Laboratorio Fisico di Reggio Calabria fornisce alla Rete di sorveglianza RE.SO.RAD  per la macro Area del Sud Italia, garantendo i dati mancanti alla Rete Diradata per la conformità alle norme della Comunità Europea così come richiesto da ISPRA per la matrice acque destinate al consumo umano.

In particolare, i risultati ottenuti confermano la validità degli strumenti di controllo della qualità del dato in corso di implementazione e l’esperienza degli operatori nell’esecuzione delle prove.

 

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